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«Anche all'inizio del nuovo anno l'autore degli studi, antologicamente qui ripubblicati assume l'iniziativa di procedere a raccoglierli in un unico volume nell'implicito intento di conseguire il risultato di ricomporli in veste di "capitoli" di una monografia sul tema della pe-rimetrazione dei confini costituzionalmente segnati all'azione della Amministrazione pubblica. E ciò è, per chi scrive, agevolmente spiegabile dappoicchè, sin dai primi studi, ha sempre fedelmente adottato la chiave, in ogni ricerca in materia, che "l'Amministrazione pubblica è la Costituzione in azione"; in conseguenza ritiene che ogni singola disposizione costituzionale naviga su di un profondo mare assiologico in conseguenza è questo mare che va sondato per scorgere la strada interpretativa da tracciare. L'autore è sempre rimasto perplesso innanzi ad affermazioni dialogiche secondo cui la Carta Costituzionale avrebbe trascurato di meglio conformare giuridicamente la p.A. e ciò lo ha indotto a prefissare il citato angolo di osservazione, vale a dire di "immergersi" nel mare as-siologico di cui è parola ed ha finito per convincersi che il punto prospettico adottato ottenesse, specialmente (ma non solo) nella tematica in esame, una rilevanza proficua se non determinante. Si è sempre più convinto che la p.A. non può (non deve) essere disegnata come una figura geometrica piana la cui area (di azione) sia facilmente calcolabile conoscendo un solo lato (ad es. artt. 97 e 98 della Cost.), come è largamente in uso negli studi in argomento, bensì è una figura poliedrica la cui area (di azione) si rende rintracciabile soltanto in forza della misurazione di più lati (ad es. i principi ed i valori costituzionali); solo così può essere valutato il suo ruolo nell'ambito della democrazia sociale consacrata in Costituzione...» (dalla presentazione)